La Chiesa di San Tommaso sorge sul sito di una chiesetta dedicata a Santa Caterina d’Alessandria. Dopo la canonizzazione di San Tommaso l’edificio fu concesso ai Domenicani fino all’unità d’Italia, quando furono soppressi i monasteri.
Nel 1880 la chiesa fu ceduta dal Fondo del Culto al Comune di Priverno e il convento adibito ad asilo infantile.
Originariamente la chiesa non aveva cappelle; le quattro attuali furono edificate tra il 1617 e il 1620, durante il priorato di Fra Stefano Baccilliere da Capua. Al loro posto si vedevano altari con struttura sime a quella parzialmente conservata nel lato sinistro della chiesa.
Lo storico di Priverno Teodoro Valle (1637) ricorda che tali cappelle-altari erano ornate con pitture di Sebastiano di Alatri. Sembra che si sia persa ogni traccia di questo pittore, in ogni modo tutto è andato distrutto, perché circa 60 anni fa le pareti furono intonacate.
Alla distruzione dell’intonaco antico sfuggì il coro della chiesa, per cui non è esclusa qualche scoperta sotto lo scialbo della volta e delle pareti.
L’unico elemento delle antiche pitture di San Tommaso è costituito dalla “Vergine col Bambino” , affresco di un anonimo del XIV-XV secolo, che si trova sulla parte sinistra.
Le cappelle furono ornate con stucchi e affreschi, ma solo in quella della Madonna di Loreto è rimasta qualche traccia sbiadita che permette di farsi un’idea della originaria decorazione.
La chiesa conserva tee rovinate e il grande altorilievo raffigurante la “ Gloria di San Tommaso”, opera riferibile all’inizio dell’Ottocento.